PERCHÉ DISEGNIAMO SOLO LE COSE CHE SI VEDONO?
SI POSSONO DISEGNARE ANCHE QUELLE CHE NON SI VEDONO?
Proveremo a disegnare moltissime cose invisibili fra cui:
il respiro,i suoni della strada lontana, la fame di focaccia, il ritardo a scuola la mattina, le voci fuori dalla finestra, il desiderio di gelato, il non-desiderio di carciofi, l’aiuto degli amici, l’allegria quando giochiamo…
Il progetto propone di fare con i bambini di età fra i 5 e i 11 anni un viaggio alla scoperta dei colori e delle parole (ma anche dei concetti immateriali, delle emozioni e dello sconosciuto), aiutandoli a sviluppare tecniche di rappresentazione sia cromatica che compositiva attraverso semplici oggetti, anche di recupero (potrete portare anche qualche ritaglio di stoffa e qualche bottone da casa!) e i colori. Li aiuteremo con la musica e la lettura ad alta voce ma anche e soprattutto con LA FANTASIA.
Sarà un’occasione per raccontare e dare un nome ad un’emozione, scoprire come si può provare a gestirla e raccontarla anche oltre le parole. Per un bambino, dare un nome alla sensazione che sta provando, lo può aiutare, non solo a conoscere le emozioni, ma anche a riconoscerle successivamente, in se stesso e negli altri.
Questo è un allenamento che durerà tutta la vita.
Abbiamo chiamato, per aiutarci in questo INCONTRO CON L’INVISIBILE l’amico Renzo Francabandera, uno che con i colori combina un sacco di pasticci!