“Onda Pazza – il filo della memoria” è un progetto che si è proposto di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo le scuole di 7 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna). Il programma ha previsto incontri con testimoni dell’antimafia che hanno promosso, negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto, laboratori creativi con l’obiettivo di realizzare materiali originali da diffondere a livello nazionale.
Il progetto ha promosso incontri con testimoni, laboratori creativi, produzione di materiali originali, podcast, graphic novel e video in co-creazione con gli studenti delle scuole partecipanti. Hanno partecipato all’avvio dei diversi programmi nelle scuole Luisa Impastato, nipote di Peppino, assassinato dalla mafia in Sicilia, Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, vittima innocente della ‘ndrangheta, Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, che nel 1996 venne ucciso dalla camorra dopo la denuncia per racket di due anni prima, Celeste Costantino, che si occupa da sempre di politiche culturali, tematiche di genere, comunicazione e mafie, e Alessandro Gallo, figlio e nipote di due esponenti importanti della camorra napoletana degli anni ’80 che, grazie al teatro, capì ben presto da che parte stare, decidendo di tenersi lontano dalla malavita, anzi combattendola attivamente.
Le realtà coinvolte, oltre Teatro dei Venti e Caracò sono: FNAS – Federazione Nazionale delle Arti in Strada, Stalker Teatro, CRAB Teatro (Piemonte), Teatro Invito, Pandemonium Teatro (Lombardia), Emiliano Valente, Emanuele Di Giacomo, Valentina Virgili (Lazio), ProPositivo (Sardegna), TeatrInGestAzione, Baracca dei Buffoni (Campania), Genìa Labart (Sicilia). I lavori degli studenti: podcast In totale sono 27 i prodotti audio audio, distribuiti tra Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia. Agli operatori e alle classi è stata affidata libertà creativa, sono nati così dei prodotti di tipologia diversa, alcuni più narrativi, altri dal taglio documentaristico, in tutti sono protagonisti i ragazzi, le loro voci, le loro riflessioni, la loro interpretazione del fenomeno mafioso e il loro sguardo sul mondo.
Nel corso del progetto sono state create 4 Graphic novel, distribuite tra Piemonte, Emilia-Romagna e Sicilia, con la curatela di Renzo Francabandera. Anche in questo caso la libertà creativa degli operatori e delle classi ha portato a prodotti di diversa tipologia, valorizzando lo sguardo dei ragazzi, l’abilità nel disegno e nella scrittura, la capacità di osservare la realtà da differenti punti di vista.